Il pattese Antonio Cairoli è campione del mondo di Motocross MXGP per la nona volta in carriera. Bastava un decimo posto in Gara 1 ad Assen, penultima prova del Mondiale. L’azzurro, invece, ha deciso di trionfare in grande stile, ingaggiando un duello per tutta la durata della prima corsa con il padrone di casa Herlings, primo al traguardo. Cairoli conquista così il suo nono titolo dopo quelli vinti nel 2005, 2007 e i sei conquistati tra il 2009 ed il 2014.
Non si ferma la leggenda di Antonio Cairoli. Nella penultima prova del Mondiale di Motocross MXGP, l’italiano decide di conquistare il suo nono titolo in grande stile. La matematica parlava chiaro: sarebbe bastato un decimo posto in Gara 1 ad Assen per evitare la rimonta. Il pilota siciliano, invece, decide di non risparmiarsi e di non badare ai numeri, ingaggiando un grande duello con Jeffrey Herlings, secondo in classifica e padrone di casa. L’olandese, dopo un avvio a rilento, rimonta il rivale, superato nella seconda parte della prima manche. Alla fine, sarà secondo posto per il siciliano: abbastanza per fare festa con una prova e mezza di anticipo.
Con 673 punti, ed un vantaggio di 96 lunghezze su Herlings, Antonio Cairoli si laurea così campione del Mondo nel Mondiale MXGP. E’ la nona volta in carriera: dopo i successi nel 2005 e nel 2007, arriva il sesto con la KTM dopo quelli conquistati tra il 2010 ed il 2014, a cui va aggiunto quello con la Yamaha nel 2009. Una carriera leggendaria per lui, che il prossimo anno proverà a fare doppia cifra e raggiungere Stefan Everts a quota 10. In questo modo, Cairoli diventerebbe, insieme al belga, il più titolato del mondo, ma il secondo posto nella classifica all-time non fa altro che confermare la sua fama di leggenda della categoria.
“Sono felicissimo, volevo vincere, ma è stata una bella lotta e sono comunque davvero felice per il risultato. Ora posso pensare solo a dare spettacolo. Ringrazio la mia squadra, tutta KTM, gli sponsor e i miei tifosi per tutto il loro fantastico supporto”, le prime parole di Cairoli, poi sesto nella Gara 2 vinta ancora da Herlings.